R.I.P.

sabato 24 luglio 2010

25: RINO GIOCONDO


È successa una cosa singolare.
Come ricorderete il mio fratellastro, rincasato da un lungo viaggio, azionò il teletrasporto scambiandolo per un ordinario apparecchio televisivo.
Ebbene, pensavo che quell’aggeggio funzionasse unicamente con me, in accordo alla mia struttura molecolare, ma mi sbagliavo: anche Giocondo è stato teletrasportato.
L’ho ritrovato nel solito cassonetto, o meglio ciò che restava di esso, perché è sostanzialmente esploso dato che Giocondo si è rimaterializzato sotto forma di rinoceronte: più o meno 3,5 m di lunghezza per 1,5 di altezza e una stazza di un paio di tonnellate abbondanti, a occhio e croce...
La cosa, tuttora, resta inspiegabile.
Per il momento l’ho sistemato in garage e mi sembra in salute, anche se malinconico, ma lo capisco. Non è incredibile quanto sia precaria la nostra esistenza? Nei tempi dei tempi siamo attimi, vaghe strutture molecolari, piccoli e sublimi equilibri di sostanza instabile.