R.I.P.

martedì 30 giugno 2009

9: HACKERAGGIOOOO!!!!


Questo è un nuovo intervento dell'hacher.
Quest volta faccio sul serio: cosa ne facciamo di questo stupido blog?
Che non è nemmeno un blog a farci caso...

Lancerò un sondaggio: scegliete tra l'hacker o ubaldo ghiribizzi, quella sottospecie di inventore.

p.s. la copertina è solo per pochissimi intenditori: dovete scoprire la citazione nascosta. ahahahahah!

venerdì 26 giugno 2009

8: SPAPARANZATO

Sono al tredicesimo caffè ma non mi sono ancora svegliato completamente.
Che dormita.
Mi sono coricato lunedì sera alle sette e svegliato solo un'ora fa, quindi ho dormito più o meno una novantina di ore. Non male...
È successo che all'alba di lunedì sono riuscito finalmente a risistemare l'aggeggio, anche se solo parzialmente: ho dovuto moderare la potenza d'entrata per non costringere il fibrillatore ad uno stress eccessivo, limitando così la portata dell'apparecchio a poche manciate di chilometri dal punto zero. Però, così settata, la macchina si è dimostrata estremamente precisa: perfetta per spostamenti brevi e mirati.
Sono andato a salutare i miei, che non vedevo da un po', e da quel momento la cosa è degenerata.
Per tutto il giorno ho sbrigato commissioni di ogni tipo per amici e parentado, per risparmiare loro imbottigliamenti nel traffico, caroselli per i parcheggi eccetera eccetera.
All'inizio con piacere, poi meno, visto che venivo da un giorno e una notte di lavoro e che, se è vero che il teletrasporto riduce notevolmente la fatica generata da uno spostamento tradizionale, la possibilità di compiere commissioni con una tale celerità provoca a lungo andare uno stress notevole. Quando ci si sposta tradizionalmente, infatti, si ha tempo per riflettere, rimuginare, spegnere il cervello: e ciò è di vitale importanza per la nostra salute mentale.
Insomma, lunedì ho fatto tante di quelle cose, visto tanti di quegli uffici, ricordato tante di quelle raccomandazioni per portare questo o consegnare quello, che mi viene la nausea anche solo a parlarne. Per cui mi spaparanzerò sul divano e mi guarderò qualcuno dei dvd che ho trovato nello scatolone.

lunedì 15 giugno 2009

7: SORVOLANDO


Come dice appunto il titolo di questo post sorvolerò sull'episodio di hackeraggio che mi ha impallato questo spazio la settimana scorsa. Se qualcuno non vuole leggere faccia a meno, ma che bisogno c'è di comportarsi così e arrivare persino agli insulti (sono stato definito un imbecille...)?
E con questo considero chiuso l'argomento.
In questi giorni ho lavorato sulla tuta da indossare per i prossimi viaggi, a patto che la macchina si rimetta a funzionare. Anzi, a questo proposito e tornando su di un argomento che avevo prematuramente definito chiuso, lancerei un appello all'hacker: se non hai di meglio da fare, potresti aiutarmi a risolvere un problema tecnico, ossia diverse stringhe del programma di avvio che non mi riesce di allacciare al boot del teletrasporto. Mi fanno dannare, le maledette.
Tornando alla tuta, in realtà sono solo alla fase preparatoria, di progetto, anche se sto via via recuperando materiali che potranno tornarmi utili. Proprio pervaso da questo spirito di caccia sono andato in garage e lì ho trovato uno scatolone pieno di cianfrusaglie che non ricordavo nemmeno di avere, e infatti ho scoperto che non sono roba mia: sono in effetti la refurtiva qui abbandonata da un mio inquilino temporaneo (ai tempi in cui questa casa era un B&B) e che aveva in effetti un'aria un po' losca. Per il resto non mi lamento, a parte il caldo che comincia a farsi sentire.

martedì 9 giugno 2009

--------hakeraggio--------

ciao a tutti soo un hacker e ho appena manomesso questo stupido blog perché non ce la facevo più a sopportar tutte quelle fesserie che quell'imbecille scriveva-°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°AHAHAHAHAH!!!!!hehehehhehehehhehehù!!! ih ih ih...

lunedì 1 giugno 2009

6: UN SOGNO

Sono in viaggio nella maniera tradizionale e il teletrasporto giace in salotto con una coperta buttata sopra, come un animale impagliato e spelacchiato in un museo di storia naturale chiuso.
Forse è un bene, avevo bisogno di staccare la spina, lo stress delle ultime settimane si faceva sentire e a lungo andare sono sicuro avrebbe pregiudicato le mie ricerche.
Forse per questo stanotte non ho sognato il lavoro.
Ricordo che vagavo di sera per un quartiere di enormi edifici insieme a una figura familiare la cui identità resta celata in una sorta di mutevole indefinitezza. Sono quasi sicuro che la città fosse New York, una grande mela onirica. Il quartiere, nella cui vasta piazza centrale ci trovavamo, era stato costruito in un periodo di crescita ed espansione della città agli inizi del secolo scorso, edificato per accogliere gli immigrati italiani. Osservavo questi mastodontici palazzi razionalisti e mi stupivo che le luci dei due più imponenti fossero spente: non una finestra illuminata.
La cosa aveva un aspetto sinistro.
Il sogno poi continuava, ma non era la stessa città.
Ricordo la pioggia vista cadere dall'interno di un autobus e i ciclisti spicciarsi per non infradiciarsi: un ragazzo ci superava mentre effettuavamo una fermata e io, che avevo preso posto in uno dei sedili di coda, notai che la ruota anteriore della sua bicicletta era piegata, eppure girava.
Ricordo di essermi trovato in un negozio, poi grande magazzino, alla ricerca di certe tende di cui avevamo bisogno: al guinzaglio avevo un bellissimo cane presto trasformatosi in orso e la cosa non mi stupì, ma ricordo la preoccupazione crescere in me quando ho visto un poliziotto parlare con un impiegato. Chissà quali erano le loro leggi in materia di bestie al guinzaglio, pensai, e non volendo complicazioni io e l'orso ce la siamo filata.
Il resto è nebuloso.