R.I.P.

martedì 28 luglio 2009

11: MEGAWATT


Quale sarebbe la vostra reazione se perdeste di punto in bianco tutto ciò che vi qualifica come individualità materiali nel mondo? Se sparissero le vostre scarpe, le magliette, i vestiti insieme alle sedie, la tavola, il letto, l'armadio, le penne, i bicchieri, i piatti, tutta la cucina? Compreso il cibo, le marmellate, la birra, il miele? E anche il bagno, la vasca e lo spazzolino, saponi, detergenti, salviette, dizionari, riviste? I libri, i dischi, il computer, le foto delle vacanze, le cuffiette? La macchina, per quanto sia scassata, la vespa, la bicicletta? Le vecchie cose abbandonate in uno sgabuzzino, sparite insieme al magazzino stesso? Quell'oggetto che è rimasto nascosto in un cassetto per anni e che ritrovandolo vi ha smosso qualcosa dentro segnando il discrimine tra due età? Il telefono con tutte le sue funzioni e i numeri? Se sparissero le linee elettriche, il pavimento su cui posate i piedi, se sparissero anche i vostri piedi insieme a tutto il corpo?
Se tutto, tutto scomparisse, quale sarebbe la vostra reazione istintiva?
Paura? Tensione? Stupore? Incredulità?
Meraviglia? Sollievo?
Orrore?
Ecco, è questo che si prova nei primi momenti del viaggio.
Tanto per darvi un'idea, sennò qua sembra che parlo a vanvera.

P.S. Ho iniziato la nuova tuta e ripreso contatto con l'hacker: aveva cercato di intrufolarsi ancora nei miei sistemi, ma gli ho spaccato il culo e adesso probabilmente sta riparando la sua stupida macchina sfrigolante. Per quanto sia scaltro, in fin dei conti lui non ha che un computer, io invece un intero laboratorio: punisco a distanza con scariche di megawatt.

martedì 21 luglio 2009

10: FUGGIASCO


Dopo i dovuti esami e avere assodato che la macchina funzionava a regime ho deciso di testare la tuta che ero andato perfezionando nelle settimane passate. Segni propizi accompagnavano la mia decisione: si era dissolta quella nuvoletta dotata di campo gravitazionale proprio che si aggirava per casa. Era tempo di aggiornare il mio diario con nuove e grandiose scoperte: portavo con me alcuni doni (un libro, uno specchietto, delle caramelle) per instaurare rapporti pacifici ovunque giungessi.
Mi sono tornati utilissimi.
Con il libro ho stordito un poliziotto che ha tentato di immobilizzarmi quando mi sono materializzato sulla scena di un delitto. Poi, con lo specchietto, ho accecato il suo collega e mi sono quindi dato alla fuga. Infine, con le caramelle ho corrotto un bambino che reggeva la bicicletta al fratello maggiore mentre quello faceva pipì dietro una siepe.
Se vi state chiedendo come mai non sono subito tornato qui in salotto azionando il ritornatore, la risposta è semplice: quello stupido aggeggio si è rotto e non riesco a capire come diavolo è successo. Proverò a frizionarlo col succo di pompelmo, a volte fa miracoli.
Bè, che dire di più? Fortunatamente indossavo la tuta, altrimenti sarei stato identificabile. Invece è bastato che me ne sbarazzassi una volta allontanatomi dalla scena del delitto. E grazie al sistema di autodistruzione di cui l'avevo dotata non resta alcuna traccia del mio passaggio e posso dormire sonni tranquilli. Peccato, però, ci avevo messo parecchio ad assemblarla.
Pazienza, vorrà dire che ne farò un'altra.

martedì 14 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

9 1/2: WANTED

Sono tornato.
Ammetto che questi interventi dell'hacker mi infastidiscono, ma mi rincuora il fatto che:
1) a larghissima maggioranza, per non dire all'unanimità, il sondaggio ha preferito me all'hacker;
2) siccome non sono il primo fesso che passa per strada sono riuscito a intrufolarmi nel sistema operativo di questo mio acerrimo nemico e, grazie a un paio di trucchetti informatici, ho adesso un suo ritratto, seppure approssimativo.
Chiunque dovesse incontrarlo in giro, per strada o che ne so, se lo vuole può tirargli un pugno da parte mia, oppure dirgli di smetterla e basta, che forse è più civile...
Quasi dimenticavo. Per quanto riguarda il simpatico indovinello lanciato dall'hacker (che comunque non doveva permettersi, il maledetto, di modificarmi la copertina con una grafica da commodore 64), ecco, confesso che l'ho trovato intrigante e ho deciso di lanciare, a tale proposito, a mia volta un sondaggio.
Ecco anche spiegato perché questo episodio è il nove e mezzo, e non il dieci, altrimenti avrei dovuto modificare la copertina (anche col nove e mezzo lo dovevi fare, potrebbe obiettare qualcuno, ma in quel caso si sarebbe perso l'indovinello, e avrei dovuto sbattermi di più).