R.I.P.

venerdì 26 giugno 2009

8: SPAPARANZATO

Sono al tredicesimo caffè ma non mi sono ancora svegliato completamente.
Che dormita.
Mi sono coricato lunedì sera alle sette e svegliato solo un'ora fa, quindi ho dormito più o meno una novantina di ore. Non male...
È successo che all'alba di lunedì sono riuscito finalmente a risistemare l'aggeggio, anche se solo parzialmente: ho dovuto moderare la potenza d'entrata per non costringere il fibrillatore ad uno stress eccessivo, limitando così la portata dell'apparecchio a poche manciate di chilometri dal punto zero. Però, così settata, la macchina si è dimostrata estremamente precisa: perfetta per spostamenti brevi e mirati.
Sono andato a salutare i miei, che non vedevo da un po', e da quel momento la cosa è degenerata.
Per tutto il giorno ho sbrigato commissioni di ogni tipo per amici e parentado, per risparmiare loro imbottigliamenti nel traffico, caroselli per i parcheggi eccetera eccetera.
All'inizio con piacere, poi meno, visto che venivo da un giorno e una notte di lavoro e che, se è vero che il teletrasporto riduce notevolmente la fatica generata da uno spostamento tradizionale, la possibilità di compiere commissioni con una tale celerità provoca a lungo andare uno stress notevole. Quando ci si sposta tradizionalmente, infatti, si ha tempo per riflettere, rimuginare, spegnere il cervello: e ciò è di vitale importanza per la nostra salute mentale.
Insomma, lunedì ho fatto tante di quelle cose, visto tanti di quegli uffici, ricordato tante di quelle raccomandazioni per portare questo o consegnare quello, che mi viene la nausea anche solo a parlarne. Per cui mi spaparanzerò sul divano e mi guarderò qualcuno dei dvd che ho trovato nello scatolone.

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